Stil vecchio

Ieri c’eravamo. E’ partita la campagna del sindaco di Firenze Matteo Renzi per le primarie del PD.
Purtroppo, quello di Renzi è stato un monologo, uno spettacolo in piena regola, nel migliore stile berlusconiano.
Nessuna possibilità d’interlocuzione. Nessuna possibilità di dibattere senza un palinsesto prestabilito. Così si fa politica da più di venti anni a questa parte.

Avremmo voluto chiedere a Renzi:

  1. Ci va benissimo che come sindaco di Firenze, tu intrattenga rapporti istituzionali con il Presidente del Consiglio democraticamente eletto dal popolo. Ma allora vai a incontrarlo nelle sedi istituzionali preposte e discuti con lui pubblicamente e in modo trasparente. Non vai nella sua casa privata, dove non sappiamo cosa vi siete detti e come ve lo siete detto. L’incontro privato sa d’inciucio. Come diceva Paolo Borsellino, non bisogna solo essere onesti, bisogna anche apparire onesti, se si vuole ricoprire cariche pubbliche.
  2. Parlare di meritocrazia a Siena, dove il partito in cui tu hai fatto carriera governa da sempre e dove tutti sanno quali siano le qualità professionali e umane necessarie per fare carriera in qualsiasi settore della vita sociale, grida vendetta all’intelligenza ed è una vergogna. Di quale paese o città parli Renzi? Quella del tuo libro o quella reale che viviamo noi tutti i giorni ?
  3. Dici che occorre guardare al passato per progettare il domani, di cui non dobbiamo avere paura. Bene, il partito in cui tu hai fatto carriera, caro Renzi ha sostenuto i seguenti Governi:
      • 28 Giugno 1992 – 10 Maggio 1994, Governi: Amato I e Ciampi.
      • 17 Gennaio 1995 – 11 Giugno 2001, Governi: Dini, Prodi I, D’Alema I, D’Alema II, Amato II.
      • 17 Maggio 2006 – 8 Maggio 2008, Governo Prodi II.
      • 16 Novembre 2011 – in carica, Governo Monti (Governo sostenuto insieme a quella che dovrebbe essere la vostra alternativa democratica, secondo quella democrazia dell’alternanza che il partito in cui tu hai fatto carriera ha voluto).
  4. Non stiamo ad elencare i provvedimenti dei Governi Berlusconi (che si sono inframezzati ai Governi sostenuti dal partito in cui tu hai fatto carriera) che sono stati approvati con l’appoggio o la negligenza del partito in cui tu hai fatto carriera; citiamo su tutti solo lo scudo fiscale. Ti presenti come rottamatore del vecchio, che tuttavia ringrazi per il servizio svolto alla nazione, ma poi ti lamenti dello stato in cui la politica ha ridotto il tuo paese. Questo punto lo devi chiarire bene Renzi. Molte delle decisioni che hanno distrutto questo paese sono passate attraverso il partito dove tu hai fatto carriera, mentre tu facevi carriera. Si, se guardiamo al passato, abbiamo paura del domani !
  5. Dici che bisogna partecipare alla vita politica per ridare un futuro al nostro paese. Quindi ci comunichi che chiunque può entrare nel PD e partecipare alle decisioni politiche, come succede nel Movimento 5 Stelle dove “uno vale uno” ? Oppure per partecipazione intendi una “X” sulla scheda delle primarie ?
  6. Per sgonfiare Grillo basta proporre quello che lui dice di volere. Questo è il punto più importante, caro Renzi. Hai citato una serie di questioni sulle quali il Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare, “Parlamento Pulito”. Schifani l’ha nascosta in Senato e non ci risulta che nessuno del partito in cui tu hai fatto carriera, si sia interessato, anche sotto nostro sollecito. Il Movimento 5 Stelle non proclama alle primarie che occorra ridurre gli emolumenti di chi fa politica, rinunciare al finanziamento pubblico dei partiti e eliminare le Province. I consiglieri del Movimento rinunciano ad una parte cospicua del loro emolumento (si sono dati un tetto di 2500 euro) e non potendolo restituire all’ente pubblico, lo mettono in un fondo di solidarietà; il Movimento 5 Stelle non prende i finanziamenti pubblici che gli spetterebbero; il Movimento 5 Stelle non si presenta alle elezioni provinciali. Punto. Fine. Lo fa e basta. Il partito dove tu hai fatto carriera, che fa ? Ma soprattutto, tu che fa i? Ci dici dove prendi i soldi per la tua campagna elettorale ? Ci dici quanto prevedi di spendere ? Ci dici sei hai rinunciato a parte del tuo emolumento di sindaco e dove hai messo questi soldi pubblici ?

Vedi, caro Renzi, il problema in Italia, salvo rari casi come quello della Lega Nord, non sono e non sono stati mai i programmi, i principi, i proclami, ma l’aderenza agli stessi, la coerenza, la credibilità. Formigoni 20 anni fa, a proposito della durata delle cariche elettive, diceva le tue stesse identiche parole, persino la tempistica combacia, 15 anni ! Il Movimento 5 Stelle, nella già citata legge Parlamento Pulito aveva previsto due legislature e poi a casa. Senza proclami, c’è la legge scritta.

Ecco, caro Renzi, sentendoti alla festa del tuo PD ci è parso di vedere un film già visto troppe volte. Uno Stil Vecchio in piena regola. Pensando che tu possa essere il prossimo Presidente del Consiglio, un brivido ci scende lungo la schiena e torniamo ad avere paura del domani.

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10 Comments

  1. Non vi capisco…

    “Purtroppo, quello di Renzi è stato un monologo, uno spettacolo in piena regola, nel migliore stile berlusconiano.
    Nessuna possibilità d’interlocuzione. Nessuna possibilità di dibattere senza un palinsesto prestabilito. Così si fa politica da più di venti anni a questa parte.”
    Anche il vostro CAPO fa monologhi da 20 anni.

    “Ma allora vai a incontrarlo nelle sedi istituzionali preposte e discuti con lui pubblicamente e in modo trasparente.”
    Parlate VOI che fate capo ad un sito che si chiama “beppegrillo.it”?

    “Parlare di meritocrazia a Siena (…)Di quale paese o città parli Renzi?”
    Forse della sua esperienza, fatta vincendo le primarie da outsider?

    La 3 e la 4 NON sono domande…

    “nel Movimento 5 Stelle dove “uno vale uno””
    Beppe Grillo vale uno? LOL

    “Ci dici sei hai rinunciato a parte del tuo emolumento di sindaco e dove hai messo questi soldi pubblici?”
    rinunciare allo stipendio è un merito? è un dovere? e perché?

  2. Gentile Randolph,

    grazie per il tuo intervento. Le tue osservazioni, anche se pertinenti, trascurano una differenza sostanziale tra Renzi e Grillo.
    Prima di tutto Grillo non è il “capo” di nessuno. Come un articolo odierno (http://www.agoravox.it/Di-Grillo-e-del-grillismo-La-mia.html) spiega benissimo, “Grillo non rappresenta, di per sé, la soluzione di nulla. E’ la traccia di una strada alternativa percorribile; è, finalmente, un diverso modo di proppore i temi dell’energia, dei rifiuti, della gestione e l’amministrazione degli interessi collettivi.”. In secondo luogo Grillo non chiede voti per sé ne ha l’ambizione di diventare premier, deputato o senatore: Grillo non si candiderà mai e questo lo rende completamente immune dalle tante critiche che sollevano verso di lui.
    Renzi, invece, si prepara una strada da candidato premier per il PD, “Partito Democratico”.

    Come sicuramente capirai, la differenza è sostanziale.

    Michele

  3. Aggiungo, che se Grillo non si candiderà mai si vedrà, intanto è già leader di un partito, un partito (sì, partito, si presenta alle elezioni, ha eletti ed una organizzazione territoriale) che non ha NESSUNA STRUTTURA DEMOCRATICA. Mi dite chi è? Quale ruolo ha? Chi può dirgli di andarsene o smentire una sua affermazione?
    Che Grillo non sia una soluzione, concordo.

  4. la verità è che i grillini predicano maluccio (molti sono semianalfabeti)
    ma soprattutto razzolano peggio di tutti
    gli argomenti su Renzi sono questi, ma ce ne sono molti altri
    ma io non ve li dico, Pinassi, Auriti e compagni
    visto che Casaleggio, nella sua abissale ignoranza
    ha scelto un software come questo
    dove basta pagare 12 euro per diventare “organizer”
    autoeletto e inamovibile
    democrazia del cazzo
    e di questo “difetto” del movimento hanno fatto uso
    prima persone pigre ma in buona fede come Auriti
    ma si sono infilati nel movimento
    dopo le notizie sul consenso alle ultime elezioni
    una quantità di impostori
    davanti ai quali il movimento ha la consistenza
    di un piatto di gelatina fradicia
    tanto poterono i tridentini
    un uomo che supera i 50 anno
    e rimane così ignorante
    non merita alcun rispetto
    Mauro, che ostenta cultura
    non sa che farsene
    mentre io sì e lu lo sa benissimo
    e mi ritrovo bannato
    da un gruppuscolo di mezze calzette
    questo è il destino del movimento5s:
    nel cess

    Rubicante
    ho messo la parola “cazzo” apposta
    così potete censurare questo sfogo
    per turpiloquio

  5. C’è un regolamento con regole chiare e condivise. Chi le rispetta è dentro, altrimenti fuori. Grillo ha l’onere e il potere di farlo rispettare, attraverso la proprietà del simbolo.
    C’è poco da aggiungere. Se poi si vuole fare polemica sterile, mi dica lei per quale forza politica simpatizza e vediamo se può vantare un livello di democrazia pari o superiore al M5S.

  6. chi ha scritto il regolamento? Che procedura esiste per cambiarlo? Chi stabilisce le infrazioni e decide come punirle? C’è da discutere, c’è tanto!
    Quello che Grillo dichiara a nome del movimento da cosa è legittimato? Un voto? Una nomina? Lui chi è?
    Il mio credo politico conta poco… Vi faccio notare che il PD ha una struttura democratica, organi dirigenti e Bersani è legittimato dalle primarie come segretario…

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