I “furti” elettorali

Le elezioni amministrative sono ormai alle porte ed è già tempo di bilanci. Non parliamo di quelli politici, a quelli penseranno i cittadini fra pochissimi giorni, ma di quelli pubblicati dalle liste elettorali presenti alla competizione senese in forma di “Bilancio preventivo di spesa”.

La parte del leone la fa ovviamente il candidato del partito unico per un budget totale di ben 90.200 euro (…e meno male che la nomenklatura non lo voleva: se lo voleva quanto ci sarebbe costato ?)

Segue a distanza il “neo berluschino” Eugenio Neri, con 35.850 euro.

Mauro Marzucchi, Marco Falorni e Laura Vigni possono disporre invece di cifre intorno ai 14.000 euro e tengono a distanza il buon Tucci che spenderà “solo” 10.000 euro.

Melanconicamente ultimi Alessandro Corsini e il nostro Michele Pinassi del MoVimento 5 Stelle con 2.000 euro cadauno.

La prima domanda è: ma da dove vengono tutti questi soldi ?

Noi del M5S abbiamo la risposta pronta, facile facile: quei 2.000 euro vengono dalle nostre tasche, dalle sottoscrizioni e dalle donazioni spontanee.

Il problema è che anche gli altri budget, soprattutto quelli che fanno riferimento ai partiti nazionali, provengono in parte dalle nostre tasche, o meglio dalle tasche di tutti, grazie a quella prodigiosa porcata chiamata “Rimborsi elettorali”, il trucco della politica per continuare a dividersi il malloppo dei cittadini contro la loro stessa volontà, manifestata platealmente nel referendum popolare del 1993, che solamente il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato (oltre 42 mln di €). Ma a loro, ai partiti, della volontà popolare non importa nulla. E se non vengono da lì, vengono dalle donazioni di persone collocate in posizioni privilegiate dai partiti non per meriti personali –ci mancherebbe altro– ma proprio per alimentare questa politica rapace e bulimica.

Per questo la classifica dei “Bilanci preventivi di spesa” si può leggere anche come l’indice delle responsabilità del disastro senese: in alto, al primissimo posto, quelli che hanno stuprato Siena e tutte le sue istituzioni (avete letto l’articolo recente sul “Il Fatto Quotidiano” ? http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/finanziamenti-ai-partiti-per-pd-senese-gira-ancora-tutto-intorno-al-monte-dei-paschi/581529/). Al secondo, chi si è preso solo gli avanzi (cospicui, però) impegnandosi a guardare dall’altra parte al momento giusto; gli altri a seguire, in proporzione al contributo di connivenza e omertà.

In questo bilancio, che è il vero racconto della nostra storia recente, il MoVimento è ultimo; il posto che spetta a chi non solo non ha avuto mai a che vedere con lo sfascio, ma lo ha addirittura denunciato per tempo, quando sarebbe ancora stato possibile evitarlo.

Gli altri invece non solo condividono l’enorme responsabilità del disastro, non solo hanno l’impudenza di ripresentarsi alla guida della città, ma pretendono pure di farci pagare le spese di rappresentanza!

E se i senesi, fra qualche giorno, presentassero il conto?

MoVimento Siena 5 Stelle

 

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