Chiarezza e corretta informazione sui costi del Consiglio Comunale

Al di là della tanta, troppa, demagogia sui “costi della politica”, crediamo che sia il caso di fare innanzitutto chiarezza e corretta informazione.

Partiamo proprio dalle leggi nazionali che regolano i costi dei Consigli Comunali: l’art 79 al comma 1 (modificato successivamente dall’art. 16, comma 21, DL 138/2011) stabilisce che “I lavoratori dipendenti, pubblici e privati, componenti dei consigli comunali, provinciali, metropolitani, delle comunità montane e delle unioni di comuni, nonché dei consigli circoscrizionali dei comuni con popolazione superiore a 500.000 abitanti, hanno diritto di assentarsi dal servizio per il tempo strettamente necessario per la partecipazione a ciascuna seduta dei rispettivi consigli e per il raggiungimento del luogo di suo svolgimento. Nel caso in cui i consigli si svolgano in orario serale, i predetti lavoratori hanno diritto di non riprendere il lavoro prima delle ore 8 del giorno successivo; nel caso in cui i lavori dei consigli si protraggano oltre la mezzanotte, hanno diritto di assentarsi dal servizio per l’intera giornata successiva.” e che “Le assenze dal servizio di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 dell’articolo 79 sono retribuite al lavoratore dal datore di lavoro. Gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici sono a carico dell’ente presso il quale gli stessi lavoratori esercitano le funzioni pubbliche di cui all’articolo 79. L’ente, su richiesta documentata del datore di lavoro, è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto, per retribuzioni ed assicurazioni, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore.

Ovvero, per tornare al contesto del Consiglio Comunale di Siena, i costi per l’Amministrazione sono dovuti ai “gettoni di presenza” (circa 32€ netti a seduta, indipendentemente dalla sua durata) che per i rimborsi al datore di lavoro.

Proprio questi rimborsi costituiscono la voce più pesante nel bilancio del Consiglio Comunale: regolati da una legge nazionale, essi vengono erogati in proporzione al costo orario del dipendente. Ovvero, per semplificare, un dirigente di banca costerà molto di più di un semplice impiegato o operaio, mentre ad un libero professionista non verrà riconosciuto alcun tipo di rimborso.

Come MoVimento Siena 5 Stelle riteniamo palesemente iniquo questo meccanismo, tanto che abbiamo già preso contatti con i nostri Parlamentari nelle commissioni competenti per sanare questa stortura, proponendo un rimborso fisso, uguale per tutti, compresi i liberi professionisti: in questo modo riconosciamo non solo eguale dignità a tutti i componenti del Consiglio Comunale ma anche a prevederne -e contenerne- i costi.

Vi è poi la questione non meno importante della qualità dell’attività politica che viene svolta all’interno del Consiglio: si può fare politica in molti modi, da coloro che non hanno praticamente fatto alcuna proposta a coloro che, invece, si impegnano attraverso proposte di delibera, mozioni, ed interrogazioni. Per chi “scalda la poltrona” certo l’orario non rappresenta un problema ma, anzi, vegetare appoggiato ai comodi schienali della Sala del Capitano, magari a tarda serata se non proprio nelle ore notturne, può essere anche considerato un piacevole diversivo alla monotona vita quotidiana.

Per coloro che –e fortunatamente ve ne sono !– cercano di fornire un contributo attivo alla vita politica cittadina, effettuando sia azione propositiva che di controllo nei confronti dell’operato dell’Amministrazione Comunale, le sedute pomeridiane -che si protraggono spesso fino a tarda notte- dopo una mattinata di lavoro, rappresentano un sacrificio spesso a scapito della qualità stessa, che richiede -appunto- una notevole attenzione: in Consiglio Comunale si trattano affari e delibere che riguardano la vita dell’intera comunità cittadina !

Certo, concordiamo con la necessità di ridurre i costi: la nostra proposta l’abbiamo più volte fatta, proponendo un taglio delle indennità riconosciute al Sindaco ed ai membri della Giunta oltre alla rinunzia del Gettone di Presenza per tutti i consiglieri.

Comprendiamo però che questa soluzione non piacerà molto al Partito Democratico che, come scritto nel suo regolamento (disponibile in rete per chiunque volesse appurarlo), richiede il contributo del 30% di quanto percepito per tutti gli eletti nelle sue fila….

MoVimento Siena 5 Stelle

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