Mozione di SFIDUCIA !

Il sindaco e le rispettive giunte cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il consiglio. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il sindaco, e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del consiglio e alla nomina di un commissario ai sensi dell’articolo 141.

Così recita l’art. 52 comma 2 del Testo Unico Enti Locali. Ed è questo che riteniamo opportuno avvenga nei prossimi giorni, poiché la situazione della città è diventata insostenibile e questa giunta ha dato abbondantemente prova della sua incapacità di affrontare il più grande problema di Siena: la situazione della Banca ed i rapporti con la Fondazione MPS.

Non ci accontentiamo delle “veline” tutte baci & abbracci tra Sindaco, Rettore e Presidente Clarich, al quale si aggiunge un ben poco credibile Enrico Rossi, neo paladino giustiziere di Siena, che si lamenta dell’esiguità delle condanne inferte venerdì all’ex-management MPS e paventa l’ipotesi “nazionalizzazione”, ben oltre il tempo massimo (noi la chiedevamo già a Marzo 2014, inascoltati),

Condanne simbolo dell’italietta odierna, dove con 3 anni e 6 mesi in primo grado si assicurano ai tre imputati, Mussari, Vigni e Baldassarri, sogni tranquilli: tra appello e terzo grado, sconti e sconticini vari, la cella di un carcere non la vedranno mai.

Dormiranno sonni tranquilli anche in CONSOB e Bankit, adesso che hanno identificato i “responsabili”: che ne potevano sapere loro, dell’operazione Alexandria, se quei tre “birbantelli” avevano nascosto il mandate agreement ?

Come nella più tragicomica italianata, è finito tutto a “tarallucci e vino”, alla faccia di Siena e dei senesi o almeno di quei pochi senesi veri che venerdì pomeriggio erano fuori dal Tribunale a far sentire la loro voce: tutti gli altri, montepaschini compresi, nascosti sottocoperta, “sia mai che qualcuno mi veda”.

Dopo la crisi dell’Università, il fallimento della Robur, della Mens Sana e dell’Enoteca, la bruciante sconfitta di Siena CEC 2019 e la situazione disperata della Banca MPS, è giunto il momento di un bel RESET! Stacchiamo la spina a questa tragicomica pantomima ed a Maggio rinnoviamo l’Amministrazione della città, per dare aria nuova a Siena, ormai ridotta ad un cumulo di macerie umane avvolto nella polvere massonico-politica.

Continuare a navigare a vista con questa gente al comando sarebbe ormai pura follia, autolesionismo allo stato puro.

Anche per questo Venerdì 7 novembre, in Piazza del Mercato, durante la marcia raccoglieremo le firme della cittadinanza e dei consiglieri comunali presenti per promuovere la Mozione di sfiducia al Sindaco di Siena che, rinnegando più e più volte quanto dichiarato in campagna elettorale, non ha cambiato un bel niente!

Grazie Dott. Bruno Valentini, adesso può anche andare.

MoVimento Siena 5 Stelle

admin

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