La vergogna della raccolta differenziata al 46% per Siena e provincia

Ma come si può auto-lodarsi di un risultato così scandaloso ed immobile da anni ? Il dato del 46% di raccolta differenziata pubblicato sul Rapporto Rifiuti dalla Provincia di Siena (a proposito, ma esistono ancora le Province ?) ricalca la medesima quota degli anni passati, a conferma dell’incapacità delle amministrazioni comunali e provinciali su questo tema.

Incapacità che però si riflette negativamente sulla TARI, in costante aumento, giustificata sempre dal “non abbiamo abbastanza rifiuti per l’inceneritore”, tanto da doverne prendere dalla Calabria (?!) per riuscire ad ammortizzare gli investimenti fatti da SienaAmbiente e dalle altre società toscane proprietarie degli impianti, a causa delle errate previsioni degli “espertoni” profumatamente pagati da noi cittadini.

Già, perché la logica che gira intorno ai rifiuti è bizzarra: meno ne produciamo, più dobbiamo pagare.

Pagare perché ormai le società proprietarie degli impianti hanno fatto degli investimenti milionari e non sono certo disposte a perdere soldi perché i cittadini sono diventati virtuosi ed attenti: in questo caso, meglio continuare con la politica fallimentare di raccolta con i cassonetti stradali, con gli episodi di maleducazione cui purtroppo assistiamo, che rende  impossibile superare il 45-50% di RD (e loro lo sanno), così da garantire sempre quella quota di rifiuti da bruciare ed avvelenare l’aria degli abitanti che vivono nelle vicinanze.

Ma questo è il business, il business dei rifiuti, dove le “ecomafie” guadagnano milioni gestendone il traffico, con un giro di affari che si aggira intorno ai 23 miliardi di €, spostando tonnellate e tonnellate di schifezze tossiche a giro per l’Italia, seppellendole sotto le strade (come si sospetta sia avvenuto per la Siena-Bettolle) o bruciandole negli inceneritori italiani attraverso società di comodo.

Così le tante promesse e chiacchiere sulle “logiche di scala”, le “strategie industriali”, “l’abbattimento dei costi” e la “tutela ambientale” di cui i sindaci si sono riempiti la bocca nelle risposte alle varie interrogazioni presentate anche dal MoVimento Siena 5 Stelle su questo tema (consultabili tutte, risposte comprese, sul sito web www.siena5stelle.it), diventano parole al vento davanti alla cruda e tragica verità dei dati.

I cittadini di Siena e provincia sono costretti a pagare (sempre di più) per farsi avvelenare: più cornuti e mazzizati di così è veramente impossibile.

MoVimento Siena 5 Stelle

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