Il nostro testo per la Mozione di Sfiducia al Sindaco Valentini

“Signor Sindaco
colleghi Consiglieri
siamo oggi qui riuniti per discutere la Mozione di Sfiducia al Sindaco presentata ai sensi dell’articolo 52 del TUEL, fortemente voluta dal Movimento Siena 5 Stelle ma sottoscritta da altri 11 consiglieri.
Questa mozione è solo l’ultimo effetto – in ordine di tempo – della orribile stagione di degrado che il PD sta facendo vivere alla nostra città. Un degrado politico, sociale ed economico che sta diventando – oltre ogni limite sopportabile – anche degrado istituzionale. Saremmo certamente venuti meno alle nostre responsabilità di consiglieri di opposizione se non avessimo promosso questa iniziativa quale estremo tentativo di porre un rimedio a tanto disastro, permettendo ai senesi di eleggere rappresentanti degni di tale ruolo. Non c’è niente di personale, signor Sindaco, non si sopravvaluti. Sappiamo fin troppo bene che lei non è certo il peggiore nella schiera di quelli che l’hanno preceduta: con lei però è tutto più grave perché è stato eletto anche in base alla promessa di un totale cambio di metodo rispetto al tragico passato e per fare completa luce sulle scelte che hanno ridotto Siena in questa complicata situazione e sulle relative responsabilità, tecniche e politiche; cose subito dimenticate e non rispettate. Inoltre, l’altra sua promessa di governare bene “come fatto a Monteriggioni” – ci scuserà se adesso ci viene da ridere – si scontra con la realtà attuale: il fatto che il PM abbia recentemente chiesto l’archiviazione per il solo reato di truffa infatti non la salva certo dalla colpa di aver comunque truffato i cittadini senesi promettendo un cambiamento che nessuno ha visto. Tanto che il movimento politico – di espressione prevalentemente piddina – che ha promosso la sua candidatura ha dovuto per decenza addirittura cambiare nome, da Siena Cambia a Siena Attiva. Rimangono comunque due avvisi di garanzia e due possibili rinvii a giudizio, per ora: quanto basta per rovinare le notti di qualsiasi cittadino normale e per impedire ad un Sindaco degno di questo nome di continuare a mantenere credibilmente l’incarico di Primo Cittadino. Lo dice – lo direbbe – anche la carta di Pisa (ora Carta di Avviso Pubblico) che lei ha sbrigativamente sbeffeggiato asserendo che non si sarebbe dimesso nemmeno in caso di rinvio a giudizio, quando ancora pendeva a suo carico l’accusa di truffa. Un’ulteriore dimostrazione, l’ennesima, di quanto le chiacchiere sue e della sua amministrazione siano distanti dalla reale pratica politica e amministrativa della sua giunta, così simile invece a quella di un Cenni o un Ceccuzzi qualunque.
Non ci interessa l’uso che all’interno del suo partito sarà fatto di questa mozione: siamo abituati alle vostre guerre tra bande per il controllo del territorio. Guerre combattute senza esclusione di colpi ma solo dove conta per voi, cioè al di sotto della cintola e al chiuso delle vostre stanze, e solo per spartire poltrone e prebende ad amici e affiliati, quasi sempre privi di requisiti, ignorando le tante competenze e professionalità presenti in Città perché in possesso di persone libere e non “obbedienti”. Il risultato dell’operato del PD, ma ancora di più del fallito e trasversale Sistema Siena da voi fondato e alimentato negli ultimi 20 anni, è sotto gli occhi di tutti. Siena oggi avrebbe potuto essere la Città più ricca e florida d’Italia, potendo godere delle immense ricchezze costruite nei secoli da generazioni di Senesi onesti e capaci; in pochi anni questi “grulli” – come direste voi – sono riusciti a distruggere oltre 5 secoli di storia e tutti i gloriosi Enti cittadini, impoverendo la Comunità e facendo conoscere ai senesi insicurezza sociale e timori per il futuro, una volta impensabili. Qui, in quest’aula dove dovrebbe manifestarsi la sintesi più alta della volontà popolare, troverete invece quegli accordi di facciata che vi consentiranno di andare avanti, un privilegio dietro l’altro, una partecipata dietro l’altra, una nomina dietro l’altra. Pedalerete ancora una volta felici ed inconcludenti senza curarvi delle macerie a lato della strada.
Ma se lo farete ancora, almeno stavolta ve ne assumerete la piena responsabilità, perché né noi né la città siamo più in grado di sopportare lo sfiancante teatrino della finta opposizione interna al PD, di quei parolai che “io ero contrario all’acquisto di Antonveneta e agli aumenti di capitale” (poi regolarmente fatti con l’adesione di quasi tutti i partiti e dei Consigli Comunale e Provinciale), o “nessuno si è opposto all’Antonveneta”, o di quelli che fanno le interrogazioni alla propria stessa maggioranza. Chi ha voglia di dire qualcosa a questa giunta lo faccia nell’unica maniera credibile: votando la nostra mozione di sfiducia e mandandola a casa. Altrimenti, abbia la decenza di tacere per sempre.
Questa mozione di sfiducia è comunque un fatto nuovo. Per la prima volta assistiamo a Siena ad una mobilitazione delle opposizioni intorno ad una iniziativa politica concreta. Speriamo che questo sia di lezione per coloro che ancora credono alle formule politiche, alle candidature eccellenti, alle fusioni a freddo, quando invece la città ha bisogno di visione, di un progetto complessivo (ma di questo riparleremo in altra sede) a partire dalla doverosa cancellazione politica di un passato che è purtroppo ancora il nostro presente.
Facciamo inoltre presente che le motivazioni della mozione di sfiducia non sono solo quelle legate agli avvisi di garanzia, ma sono soprattutto quelle legate all’inefficienza amministrativa che ha contraddistinto anche l’attuale Giunta. Dopo due anni e mezzo possiamo tranquillamente affermare che ben poche cose sono cambiate, e tante delle storture che hanno caratterizzato la gestione di Siena degli ultimi 20 anni sono tuttora presenti.
A parte alcune iniziative in merito alla Città intelligente, ancora tutte da verificare, ad un confronto a volte più aperto e libero, al tentativo di trovare rimedi ad un bilancio comunale disastrato dalle precedenti amministrazioni targate PD, ad alcuni progetti di carattere turistico e sportivo, le questioni decisive mostrano sempre l’atteggiamento arrogante e poco costruttivo della maggioranza. L’elenco è lunghissimo, basta prendere ad esempio quanto messo in atto, o meglio non messo in atto, in merito alla verità e trasparenza sulla vicenda Banca e Fondazione MPS, alle nomine fatte in varie controllate e partecipate, alla scarsa attenzione al problema lavoro e occupazione, alla perdita del ruolo strategico a livello regionale di Università e Sanità, alla completa perdita del controllo del settore culturale e museale a favore del privato, alla mancanza di seri programmi per quanto riguarda l’urbanistica, il commercio, il traffico, la vivibilità e la sicurezza dei cittadini, sia per quanto riguarda il centro Storico che le periferie.
L’aspetto più grave di questo insuccesso riguarda proprio l’atteggiamento ottuso e arrogante che avete tenuto nei confronti delle minoranze. Per quanto ci riguarda, pur distanti dal vostro agire politico, ma anche da quello di alcuni appartenenti dell’opposizione, avevamo assicurato il nostro impegno a favore della collettività, e quindi il nostro sostegno a tutte le proposte che mirassero a questo obiettivo, da qualunque parte fossero pervenute. In questi anni abbiamo invece assistito ad una chiusura preconcetta e ad una bocciatura lineare di alcune buone idee venute da alcuni gruppi delle minoranze, con motivazioni ed articolazioni consiliari tanto sorprendenti quanto deludenti, che hanno tenuto conto più di appartenenze e strumentalizzazioni di carattere partitico che del buon senso e della buona amministrazione; quasi sempre un vero “teatrino” della cattiva politica, ovvero quella politica che ormai contraddistingue più o meno tutti gli attuali partiti.
Ma siccome tutto questo ancora non bastava abbiamo dovuto subire anche le esternazioni fuori dal vaso del presidente della Fondazione Mps, evidentemente non contento di avere già umiliato più di una volta il consiglio comunale. Noi lo ricordiamo bene quando 20 anni fa sì batteva a favore della privatizzazione del Monte. Sarebbe dovuto bastare quello per tenerlo alla larga da questa città. Ed il goffo e inutile tentativo di smarcamento di questi ultimi giorni ha solo il sapore amaro della comica finale.
Ma questo non ci sorprende, perché più volte abbiamo denunciato l’inadeguatezza degli Organi Amministrativi della Fondazione MPS e la necessità di procedere, come previsto dagli articoli 8 comma 2 lettera C e 23 dello Statuto della Fondazione, alla liquidazione dell’attuale Fondazione MPS, purtroppo ormai non più simbolo di efficienza e sapienza, ma piuttosto di fallimento e “mala gestio”, e creare una nuova Fondazione, gestita dalla Comunità Senese, con uno Statuto snello e con una “governance” adeguata.
E non ci spaventa un breve ma sano periodo di commissariamento, come quello che a Roma ha permesso di smascherare le porcate della giunta PD.
Dottor Valentini, gli spazi che ci ospitano furono pensati, voluti, costruiti da semplici cittadini che amavano la democrazia e la città che meglio di chiunque altro la praticava. La Nostra Siena. Non conosciamo i loro nomi, perché a differenza di Lei era gente che spendeva il meglio della propria vita per un breve periodo a vantaggio della Comunità e poi tornava al proprio impiego. A loro dobbiamo questa sala e tutto ciò che di bello e di grande ancora ci circonda, al netto di ciò che quelli come Lei hanno distrutto, sfregiandoci.
Al pari di quelli che la hanno preceduta e che ancora la circondano, Lei non è degno del ricordo di quegli uomini, meno che mai di occuparne il posto.
Signor Sindaco, non tutto ciò che è lecito è onesto.
Per questo, nel loro nome, per il nostro onore, noi oggi la sfiduciamo.”

 

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