Bando per la riqualificazione urbana: quando il proprio orticello non si deve toccare.

È sfuggita quasi a tutti la “manifestazione di interesse” sul “programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” pubblicata un paio di mesi fa dall’Amministrazione Comunale. Nulla di strano, in realtà, visto che il bando è stato accuratamente “nascosto”, pubblicato pochissimi giorni prima del Palio e scaduto guarda caso pochissimi giorni dopo il Palio: il periodo classico in cui il PD assume le iniziative che vuole gestire – come dire? – a modo suo. Il terzo capoverso in particolare suona veramente come una clamorosa presa in giro: “gli enti di cui al precedente comma favoriscono la più ampia partecipazione all’attuazione dei progetti da parte di altri soggetti pubblici e privati”.

Ma la cosa non è sfuggita al Movimento Siena 5 Stelle che sta procedendo dal 22 settembre ad una serie di accessi agli atti per verificare legittimità e coerenza degli stessi, così come non mancheremo di monitorare le procedure di valutazione e gli esiti del bando.

In tal senso il recente comunicato di Siena (non)Cambia appare tardivo e perfino un po’ sospetto: perché solo adesso si parla pubblicamente di questo bando ? Forse l’interesse del Movimento Siena 5 Stelle ha messo la pulce nell’orecchio a qualcuno con conseguente accensione di coda di paglia ?

Ma non è questo il punto: il punto è che la questione politica è enorme. Non si tratta, infatti, di un bando di poco conto ma di un bando importantissimo soprattutto per una città in difficoltà come la nostra: stiamo parlando del bando per la “riqualificazione urbana della sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”. Un bando di interesse nazionale che prevede investimenti ingenti (siamo nell’ordine di una decina di milioni!) e quindi uno studio approfondito sia dal punto di vista progettuale che finanziario; un’occasione forse irripetibile che avrebbe richiesto la mobilitazione delle migliori energie della città, se non addirittura un dibattito vero e proprio per lo meno nei luoghi istituzionali. Come si poteva pensare che una proposta progettuale di tale complessità potesse essere redatta in pochissimi giorni durante le feste di Ferragosto? Siamo di fronte ennesima prova di cialtroneria oppure è legittimo il sospetto che i motivi di tale comportamento siano già inscritti nel riservatissimo recinto dei 10 partecipanti al bando ?

In ogni caso, l’ennesima occasione persa. Un’occasione che, gestita da amministratori corretti e lungimiranti, avrebbe potuto diventare un punto di svolta per questa città. Invece, tutto come al solito, tutto come sempre. In perfetto stile Smart Boys: tante chiacchiere su discontinuità, trasparenza, e poi nei fatti la stessa sbracata arroganza di un Mussari o di un Ceccuzzi qualunque.

MoVimento Siena 5 Stelle

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