renzi – Siena 5 Stelle http://www.siena5stelle.it/ ...perché anche Siena meritava di essere una città a 5 stelle ! Tue, 07 Oct 2014 12:59:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.4.2 INTERROGAZIONE URGENTE in merito alla comunicazione delle opere incompiute da parte del Sindaco di Siena in vista del decreto “Sblocca Italia” https://www.siena5stelle.it/2014/10/07/interrogazione-urgente-in-merito-alla-comunicazione-delle-opere-incompiute-da-parte-del-sindaco-di-siena-in-vista-del-decreto-sblocca-italia/ https://www.siena5stelle.it/2014/10/07/interrogazione-urgente-in-merito-alla-comunicazione-delle-opere-incompiute-da-parte-del-sindaco-di-siena-in-vista-del-decreto-sblocca-italia/#comments Tue, 07 Oct 2014 12:59:45 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=36292
Interrogazione depositata in data 26/06/2014 che ha avuto risposta, per bocca dell’Ass. Mazzini, in data 18/09/2014. L’estratto dal verbale in allegato.

Siena, 26/06/2014

Al Sindaco del Comune di Siena
Al Presidente del Consiglio Comunale
loro sedi

INTERROGAZIONE URGENTE del Consigliere Michele Pinassi, Gruppo “Siena 5 Stelle”, in merito alla comunicazione delle opere incompiute da parte del Sindaco di Siena in vista del decreto “Sblocca Italia”

PREMESSO CHE

  • si apprende dalla stampa che il Presidente del Consiglio Renzi ha chiesto ai Sindaci di tutta italia di comunicare, entro il 15 giugno 2014, un elenco delle opere pubbliche incompiute nel territorio comunale;

CHIEDE AL SINDACO

se il Sindaco ha effettuato la comunicazione entro i tempi previsti e, se la risposta è affermativa, quali opere ha inserito nell’elenco.

In fede, Michele Pinassi

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Come svendere l’aeroporto di Pisa agli amici degli amici di Renzi https://www.siena5stelle.it/2014/05/26/come-svendere-laeroporto-pisa-agli-amici-degli-amici-renzi/ Mon, 26 May 2014 07:10:54 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=36063 di Giorgio Meletti, “Il Fatto Quotidiano”, 24 mag. 2014
ll frastuono elettorale sta coprendo l’assurda vicenda della privatizzazione semi-clandestina dell’aeroporto di Pisa. Il magnate argentino Eduardo Eurnekian, forte di ottime relazioni con il network del potere renziano e con il presidente dell’Enac (l’ente vigilante sul settore) Vito Riggio, ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto sulla Sat, la società quotata in Borsa che gestisce lo scalo ai piedi della Torre pendente, uno dei primi dieci italiani. La Sat è controllata al 57 per cento da un patto di sindacato tra enti pubblici e, siccome ha i bilanci in attivo ed è considerata ben gestita, nessuno aveva mai finora sollevato il tema della privatizzazione.
Eurnekian avanza la sua offerta, a un prezzo che secondo gli analisti finanziari è la metà di quello offerto in parallelo per l’aeroporto di Firenze, già privato. Reagisce alle polemiche con un piccolo rilancio che non cambia la sostanza. Il patto di sindacato che controlla Sat, presieduto dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi, all’unanimità decide di respingere l’offerta al mittente. Ma il governatore della Toscana, Enrico Rossi, si sfila e decide per conto suo che la Regione consegnerà le sue azioni a Eurnekian. Nonostante il rischio di dover pagare agli altri enti – per la rottura del patto – una penale nettamente superiore all’incasso atteso, Rossi è determinatissimo a vendere il suo 17 per cento, che, aggiunto al 27 che già Eurnekian ha rastrellato tra i privati, lo porterebbe al 44 per cento garantendogli di fatto il successo. Nel frattempo lo stesso Rossi annuncia che, al contrario, nell’offerta parallela sullo scalo di Peretola si terrà stretto il suo inutile 5 per cento dell’Adf (Aeroporto di Firenze), evitando a Eurnekian una spesa inutile, visto che a Firenze il controllo lo ha già preso. Vendere un pacchetto di controllo e tenersi un pacchettino di minoranza è uno strabismo sospetto. Ma Renzi, intervistato da Rtv38, tv leader in Toscana, ha subito dato il suo entusiastico endorsement a Rossi.
Per capire l’importanza della posta in gioco bisogna prima diradare la nebbia prodotta da tre argomenti coloriti:
1) Il primo è il timore dei politici pisani che dietro l’operazione si celi la volontà di Matteo Renzi, del suo luogotenente Dario Nardella e della variegata lobby cittadina che li attornia di sviluppare lo scalo di Peretola, presieduto dall’amico del cuore del premier Marco Carrai, a danno di quello di Pisa. L’aeroporto vicino al mare ha un traffico più che doppio, e due piste lunghe anziché una sola corta, anche se per Eurnekian (e per Rossi) le due società hanno lo stesso valore. Ma i timori dei pisani li espongono alle facili accuse di campanilismo degli amici dello scalatore.
2) Il secondo è il curriculum di Eurnekian, già protagonista quindici anni fa di un’operazione disastrosa per gli aeroporti milanesi di Sea, sedotti e abbandonati per assicurarsi il controllo di 14 scali argentini in via di privatizzazione. Oggi è a processo al tribunale di Busto Arsizio, insieme al suo luogotenente fiorentino Roberto Naldi, per la bancarotta della compagnia aerea Volare.
3) Il terzo è il sospetto che il pisano Rossi, avendo combattuto frontalmente, da vecchio dalemiano quale era, l’ascesa dell’ex sindaco di Firenze, voglia conquistare benemerenze renziane e scongiurare il rischio, effettivamente alto, di essere rapidamente asfaltato per dare il suo posto a un governatore più affidabile per il premier e i suoi amici, tra i quali il fiorentino Denis Verdini.
La vera ragione per cui toccherebbe proprio a Renzi, incline com’è a invadere competenze altrui quando animato da idee forti, fermare la svendita dell’aeroporto di Pisa è che la vicenda denuncia il vuoto di regole in cui galleggia il vasto sistema delle aziende municipali e regionali. Da una parte si invocano le salvifiche privatizzazioni , e certe volte a sproposito, dall’altra c’è la più ampia libertà per gli enti territoriali di vendere o svendere beni pubblici senza spiegare ai cittadini perché, senza indire una gara, senza porre condizioni all’acquirente.
Soprattutto può capitare che, con la proprietà frazionata tra più enti, come fossero boutique finanziarie e non custodi della proprietà pubblica, uno da solo possa decidere per tutti. La cosa è tanto più grave in casi come l’aeroporto di Pisa: un monopolio naturale, moderatamente esposto alla concorrenza, nel quale (come nel caso delle Poste o delle Ferrovie) la ricerca del profitto dovrebbe essere temperata dalle esigenze di un servizio essenziale al pubblico, e l’esperienza insegna che l’azionista privato fatica a garantire un giusto equilibrio.
Nel vuoto di regole attuale può dunque accadere che arrivi un signore, offra una cifra vile per un’azienda pubblica e un ente territoriale decida di vendere all’impronta, senza istruttoria e senza discussione pubblica . Magari perché, come nel caso di Pisa, una classe politica più attenta agli affari propri che all’interesse generale può decidere di inchinarsi al potente o prepotente di turno per non turbare i sacri equilibri politici. O le campagne elettorali.
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La ricetta sul lavoro di Renzi subito applicata alla Rimor di Poggibonsi https://www.siena5stelle.it/2013/12/24/la-ricetta-sul-lavoro-di-renzi-subito-applicata-alla-rimor-di-poggibonsi/ Tue, 24 Dec 2013 13:56:37 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=35636 Mentre la CGIL riesce a far sedere il suo ex-segretario senese su una poltrona di MPS Capital Service ma non ad evitare le esternalizzazioni di 1080 dipendenti MPS verso una società dal futuro incerto, alla Rimor di Poggibonsi si applica subito la ricetta Renzi per il lavoro esposta agli italiani durante la trasmissione TV “Che tempo che fa” di Fazio.

Alla Rimor non hanno perso tempo e dopo aver ascoltato le parole del loro mentore si sono affrettati a fare il regalo di Natale agli 80 dipendenti che, dopo la cassa integrazione, saranno licenziati grazie alla “maggiore flessibilità in uscita”, applicando così la nuova ricetta “salva lavoro” del neo-segretario del PD.

Neanche Berlusconi, sul tema del lavoro, ha osato tanto quanto il suo naturale erede, quello a cui il Comune di Firenze paga mensilmente 7500 euro lordi di stipendio da Sindaco a cui vanno aggiunti anche 3.241,21 euro come dipendente dirigente in aspettativa nella società di famiglia Eventi 6 Srl dalla quale si è fatto assumere poco prima di diventare Presidente della Provincia di Firenze mettendosi così a carico del contribuente.

Quello di Presidente della Provincia per il rottamatore del PD è il primo incarico prestigioso ricoperto dopo la sua partecipazione al programma televisivo Mediaset  “La Ruota della Fortuna” dove è riuscito a portare a casa qualche milioncino di lire. Una fortuna che però è venuta meno quando la Corte dei Conti lo ha condannato a risarcire 14.000 euro proprio alla Provincia di Firenze, a fronte di un danno erariale pari a 50.000 euro per questioni di “assunzioni”.

Che Paese strano è l’Italia, dove è possibile riuscire a farsi licenziare grazie alle ricette del segretario PD Matteo Renzi subito dopo che costui, a Firenze un minuto dopo la vittoria alle primarie, recitava così dal palco:

Non è la fine della sinistra, è la fine di un gruppo dirigente della sinistra”.

“Stiamo cambiando i giocatori, noi non stiamo andando dall’altra parte del campo”

Che popolo strano sono gli italiani che si fanno prendere in giro da chi va in bicicletta perché il permesso per viaggiare sulle corsie preferenziali lo da alla moglie per fare la spesa e che monta in macchina con l’autista non appena svolta l’angolo di Palazzo Vecchio dove nessuno lo vede. Oppure sistema a favore di telecamera ogni volta una foto diversa sulla sua scrivania, a seconda del pubblico cui è destinata la ripresa.

Ma lasciamo per un attimo perdere i giovanottoni democristiani e sbracatamente neoliberisti che attualmente governano il PD, ed il Paese, e torniamo alle cose serie. Un caso anomalo quello della Rimor, quasi quanto quello della banca MPS: preferiscono utilizzare il metodo delle esternalizzazioni cedendo lavoro e dipendenti da macellare, invece che applicare strumenti che permettano la salvaguardia del lavoro, delle risorse umane, delle loro professionalità e soprattutto del loro reddito utile per mangiare, pagare debiti e mandare a scuola i loro figli.

E tutto questo avviene nel totale silenzio delle istituzioni asservite a poteri finanziari e non più ai cittadini, la cui distanza ha raggiunto ormai il punto di non ritorno.

A sostegno al lavoro, all’occupazione e alle piccole e medie imprese in crisi, nel giugno scorso il Consiglio regionale lombardo ha approvato un progetto di legge proposto dal Movimento 5 Stelle che aiuta l’adozione nelle aziende dei contratti di solidarietà. Allora noi ci chiediamo: perché in Lombardia si ed in Toscana invece si preferisce licenziare ?

Forse è meglio non fare più domande a chi non saprebbe dare una risposta. Ci rivolgiamo quindi direttamente ai lavoratori della Rimor, a cui esprimiamo piena solidarietà, per l’invito ad unirsi al MoVimento per intraprendere una giusta lotta affinché il lavoro non sia considerato un privilegio per i cittadini ma lo strumento che permette loro di acquisire dignità e libertà dai poteri finanziari che tirano i fili ai burattini della Casta, i veri privilegiati quali sono i politici di professione alla Renzi.

Auguri: http://www.youtube.com/watch?v=kpyMQTkZERg

MoVimento Siena 5 Stelle

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Protagonismo o masochismo ? https://www.siena5stelle.it/2013/09/04/protagonismo-o-masochismo/ Wed, 04 Sep 2013 12:33:26 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=35307 Per l’attuale maggioranza non era forse sufficiente aver coperto ancora di ridicolo la nostra città con la penosa vicenda delle nomine per la Fondazione MPS, conclusasi con la scenetta da comiche dell’SMS a Renzie.

No, la maggioranza doveva ancora una volta dare un triste spettacolo anche durante uno degli atti formali previsti dal regolamento del Consiglio Comunale: la nomina dei Presidenti e Vice-Presidenti delle Commissioni Consiliari.

Le Commissioni Consiliari, come forse molti cittadini non sanno, sono degli organi consultivi che hanno funzioni preparatorie, istruttorie, redigenti e referenti per gli atti, i provvedimenti, gli orientamenti e gli indirizzi da sottoporre alle determinazioni del Consiglio.

Tra queste, ci sono le Commissioni Statutarie che hanno il compito di favorire il corretto esercizio, da parte del Consiglio, delle funzioni di regolamentazione, pianificazione e controllo e vi è inoltre la Commissione delle Elette, che ha il compito di proporre politiche rivolte al conseguimento di pari opportunità fra uomo e donna.

Ieri pomeriggio dovevano insediarsi e nominare Presidente e Vice-Presidente 5 commissioni consiliari: “Commissione delle Elette“, “Sport“, “Garanzia e controllo politico-amministrativo“, “Statuto e regolamenti” e “Cultura e scuola“.

Sono appunto atti formali, che avrebbero però permesso alle relative commissioni di iniziare il loro lavoro. Purtroppo però, per problematiche interne alla maggioranza che sembra non essere riuscita a venire a capo di un accordo che potesse soddisfare adeguatamente la “sete di poltrone” (ora chiamata “serenità decisionale“) dei tre gruppi, questo non è stato possibile, aggravato anche dallo spreco di soldi (pubblici) relativo alle attività consiliari.

Come abbiamo denunciato, per voce del nostro Consigliere Pinassi, riteniamo questo atteggiamento ridicolo e non rispettoso dell’interesse primario che dovrebbe animare l’operato di ogni consigliere comunale: la città ed i suoi cittadini.

Ieri si è così consumato, nella sala Maccherini di Palazzo Berlinghieri, l’ennesimo indegno spettacolo di una commedia che vede da una parte un PD con una forte influenza chianina in netto contrasto con SEL e Siena Cambia, dimostrato con alcune pesanti “frecciatine” tra i consiglieri dei rispettivi gruppi, confermando che la lotta fratricida tra “ceccuzziani”, “monaciani” e “renziani” non si è ancora conclusa: povera Siena !

MoVimento Siena 5 Stelle

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Bye bye Bruno https://www.siena5stelle.it/2013/09/02/bye-bye-bruno/ Mon, 02 Sep 2013 15:39:08 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=35301 E’ più di vent’anni che il destino si accanisce su Siena, privandola di un sindaco che riesca a prendere ordini solo dai suoi cittadini e non dai partiti. Fra gli ultimi Ceccuzzi, che dichiara ai giudici come per l’affaire MPS-Antonveneta i vertici del PD di allora ebbero voce in capitolo: abbiamo visto tutti come è andata a finire.

Secondo le numerose dichiarazioni pre-elettorali, le ultime elezioni comunali ci avrebbero dovuto consegnare un “sindaco rottamatore” indipendente dalla politica, che avrebbe dovuto evitare il traghettamento di Siena verso Cerbero. A quanto pare, però, per bocca del suo mentore nazionale che dal palco della Festa del PD di Genova si sta dimostrando l’ennesimo Caronte, anche l’attuale sindaco sembra pronto a (s)vendere la Città al padrone di turno del panorama partitico.

Povero Bruno, lui che aveva puntato tutto sul suo charme e sul “rinnovamento”, promesso ai cittadini pur di conquistare la seggiola che fu di quel potere comunale che Siena deteneva, prima di allattare dal suo seno un giovane e promettente avvocato calabrese che, come Bruto, per la sete di potere scelse il tradimento pugnalandola alle spalle.

A questo punto il Prefetto Laudanna si tenga pronto e non riponga il vestito senese nell’armadio della sua abitazione perugina: il bilancio è cosa seria e Bruno non ha i numeri per arrivare in fondo (a quanto ammonta l’ammanco dalle casse comunali ? Quanti milioni di € ?). La sua avventura politica sembra proprio finita qui, sbeffeggiato da un Renzie troppo impegnato a far carriera verso la Presidenza del Consiglio per ricordarsi delle strette di mano passate.

Si prepari quindi a ritrovar quel Profumo di Viola che, a differenza dei suoi predecessori, non lo vedrà con incarichi speciali, aerei privati e stipendi milionari, ma da dipendente (in esubero ?).

Bye bye Bruno.

MoVimento Siena 5 Stelle

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Stil vecchio https://www.siena5stelle.it/2012/08/30/stil-vecchio/ https://www.siena5stelle.it/2012/08/30/stil-vecchio/#comments Thu, 30 Aug 2012 12:20:03 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=24720 Ieri c’eravamo. E’ partita la campagna del sindaco di Firenze Matteo Renzi per le primarie del PD.
Purtroppo, quello di Renzi è stato un monologo, uno spettacolo in piena regola, nel migliore stile berlusconiano.
Nessuna possibilità d’interlocuzione. Nessuna possibilità di dibattere senza un palinsesto prestabilito. Così si fa politica da più di venti anni a questa parte.

Avremmo voluto chiedere a Renzi:

  1. Ci va benissimo che come sindaco di Firenze, tu intrattenga rapporti istituzionali con il Presidente del Consiglio democraticamente eletto dal popolo. Ma allora vai a incontrarlo nelle sedi istituzionali preposte e discuti con lui pubblicamente e in modo trasparente. Non vai nella sua casa privata, dove non sappiamo cosa vi siete detti e come ve lo siete detto. L’incontro privato sa d’inciucio. Come diceva Paolo Borsellino, non bisogna solo essere onesti, bisogna anche apparire onesti, se si vuole ricoprire cariche pubbliche.
  2. Parlare di meritocrazia a Siena, dove il partito in cui tu hai fatto carriera governa da sempre e dove tutti sanno quali siano le qualità professionali e umane necessarie per fare carriera in qualsiasi settore della vita sociale, grida vendetta all’intelligenza ed è una vergogna. Di quale paese o città parli Renzi? Quella del tuo libro o quella reale che viviamo noi tutti i giorni ?
  3. Dici che occorre guardare al passato per progettare il domani, di cui non dobbiamo avere paura. Bene, il partito in cui tu hai fatto carriera, caro Renzi ha sostenuto i seguenti Governi:
      • 28 Giugno 1992 – 10 Maggio 1994, Governi: Amato I e Ciampi.
      • 17 Gennaio 1995 – 11 Giugno 2001, Governi: Dini, Prodi I, D’Alema I, D’Alema II, Amato II.
      • 17 Maggio 2006 – 8 Maggio 2008, Governo Prodi II.
      • 16 Novembre 2011 – in carica, Governo Monti (Governo sostenuto insieme a quella che dovrebbe essere la vostra alternativa democratica, secondo quella democrazia dell’alternanza che il partito in cui tu hai fatto carriera ha voluto).
  4. Non stiamo ad elencare i provvedimenti dei Governi Berlusconi (che si sono inframezzati ai Governi sostenuti dal partito in cui tu hai fatto carriera) che sono stati approvati con l’appoggio o la negligenza del partito in cui tu hai fatto carriera; citiamo su tutti solo lo scudo fiscale. Ti presenti come rottamatore del vecchio, che tuttavia ringrazi per il servizio svolto alla nazione, ma poi ti lamenti dello stato in cui la politica ha ridotto il tuo paese. Questo punto lo devi chiarire bene Renzi. Molte delle decisioni che hanno distrutto questo paese sono passate attraverso il partito dove tu hai fatto carriera, mentre tu facevi carriera. Si, se guardiamo al passato, abbiamo paura del domani !
  5. Dici che bisogna partecipare alla vita politica per ridare un futuro al nostro paese. Quindi ci comunichi che chiunque può entrare nel PD e partecipare alle decisioni politiche, come succede nel Movimento 5 Stelle dove “uno vale uno” ? Oppure per partecipazione intendi una “X” sulla scheda delle primarie ?
  6. Per sgonfiare Grillo basta proporre quello che lui dice di volere. Questo è il punto più importante, caro Renzi. Hai citato una serie di questioni sulle quali il Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare, “Parlamento Pulito”. Schifani l’ha nascosta in Senato e non ci risulta che nessuno del partito in cui tu hai fatto carriera, si sia interessato, anche sotto nostro sollecito. Il Movimento 5 Stelle non proclama alle primarie che occorra ridurre gli emolumenti di chi fa politica, rinunciare al finanziamento pubblico dei partiti e eliminare le Province. I consiglieri del Movimento rinunciano ad una parte cospicua del loro emolumento (si sono dati un tetto di 2500 euro) e non potendolo restituire all’ente pubblico, lo mettono in un fondo di solidarietà; il Movimento 5 Stelle non prende i finanziamenti pubblici che gli spetterebbero; il Movimento 5 Stelle non si presenta alle elezioni provinciali. Punto. Fine. Lo fa e basta. Il partito dove tu hai fatto carriera, che fa ? Ma soprattutto, tu che fa i? Ci dici dove prendi i soldi per la tua campagna elettorale ? Ci dici quanto prevedi di spendere ? Ci dici sei hai rinunciato a parte del tuo emolumento di sindaco e dove hai messo questi soldi pubblici ?

Vedi, caro Renzi, il problema in Italia, salvo rari casi come quello della Lega Nord, non sono e non sono stati mai i programmi, i principi, i proclami, ma l’aderenza agli stessi, la coerenza, la credibilità. Formigoni 20 anni fa, a proposito della durata delle cariche elettive, diceva le tue stesse identiche parole, persino la tempistica combacia, 15 anni ! Il Movimento 5 Stelle, nella già citata legge Parlamento Pulito aveva previsto due legislature e poi a casa. Senza proclami, c’è la legge scritta.

Ecco, caro Renzi, sentendoti alla festa del tuo PD ci è parso di vedere un film già visto troppe volte. Uno Stil Vecchio in piena regola. Pensando che tu possa essere il prossimo Presidente del Consiglio, un brivido ci scende lungo la schiena e torniamo ad avere paura del domani.

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https://www.siena5stelle.it/2012/08/30/stil-vecchio/feed/ 10