rsu – Siena 5 Stelle http://www.siena5stelle.it/ ...perché anche Siena meritava di essere una città a 5 stelle ! Fri, 15 Jun 2018 07:51:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.4.2 COMUNICATO STAMPA – Caos 6Toscana: qualcuno è sorpreso ? https://www.siena5stelle.it/2018/06/15/comunicato-stampa-caos-6toscana-qualcuno-e-sorpreso/ Fri, 15 Jun 2018 07:51:56 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=38505 Le dimissioni, improvvise ed in un momento politicamente delicato, del presidente di 6 Toscana Paolini non ci sorprendono più di tanto. Da tempo, infatti, siamo ben consapevoli che il carrozzone costruito ad arte dal PD toscano con la L.R. 69/2011, “l’esperimento delle ATO” in cui -esperimento nell’esperimento- l’ATO Toscana Sud delle province di Siena, Arezzo e Grosseto, più i comuni della Val di Cornia, non poteva essere sostenibile.

Le tanto declamate economie di scala non ci sono state. C’è stato, invece, un costante aumento dei costi di gestione che si sono riversati nelle bollette dei cittadini, aumentate a dismisura negli anni. E, come se non bastasse, vi è stata una progressiva di mostrazione della debolezza dei nostri sindaci nella gestione dei rapporti fra l’ente controllore ATO Toscana Sud e la società 6 Toscana, che aveva iniziato la propria attività dalla fusione delle precedenti società municipalizzate di gestione della raccolta dei rifiuti.

Infatti, dal 2013 ad oggi, grazie ad aumenti di capitale fatti esclusivamente dal socio privato, la percentuale delle quote pubbliche si è pian piano erosa, nella completa indifferenza dei sindaci, dei consiglieri di Sei Toscana in quota “pubblica” e, soprattutto, dell’ente controllore ATO Toscana Sud. In moltissime occasioni, sia dentro che fuori le istituzioni, abbiamo avvertito sindaci e cittadini delle evidenti criticità che stavano emergendo, come ad esempio l’evidente conflitto di interessi nel quale il “controllore” e il “controllato” erano spesso il medesimo soggetto.

A questo si affianca l’inchiesta nella quale sono coinvolti alcuni precedenti amministratori di Sei Toscana, insieme al direttore generale di ATO Toscana Sud.

Una situazione di evidente difficoltà per un servizio importante come quello di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che come cittadini non possiamo e non vogliamo ignorare o sottovalutare, poiché le ripercussioni potrebbero essere notevoli: non possiamo dimenticare, infatti, che la società 6 Toscana è una realtà con oltre 1000 dipendenti, che hanno il diritto di veder tutelato il loro posto di lavoro.

Cosa aspettano quindi i sindaci dei comuni coinvolti, approfittando del commissariamento del contratto tra 6 Toscana e ATO, a chiederne la modifica per correggerne le evidenti storture, più volte da noi segnalate ? Non possiamo più permetterci che la gestione dei rifiuti resti in mano a “carrozzoni” costosi ed inefficienti, poltronifici incapaci di garantire la qualità e l’economicità del servizio, oltre la tutela dei posti di lavoro.

Siena 5 Stelle

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COMUNICATO STAMPA – La nostra richiesta di consiglio comunale straordinario sulla vicenda che ha investito ATO Rifiuti e 6Toscana https://www.siena5stelle.it/2016/12/13/comunicato-stampa-la-nostra-richiesta-consiglio-comunale-straordinario-sulla-vicenda-investito-ato-rifiuti-6toscana/ Tue, 13 Dec 2016 08:12:14 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=37772 La richiesta di un Consiglio Comunale straordinario da noi sottoscritta per fare chiarezza su quanto sta accadendo alle società che gestiscono il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti della nostra città, è un atto dovuto prima di tutto per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini.

Lo scandalo che ha travolto l’ATO 6 Rifiuti Toscana Sud e l’azienda 6 Toscana Srl, vincitrice della gara oggetto dell’indagine “Clean City”, ha rivelato l’esistenza dell’ennesima lobby politico-affaristica targata PD dietro la gestione dei rifiuti della nostra provincia e di quelle di Arezzo e Grosseto, sulla quale è necessario fare chiarezza al fine di identificare le responsabilità.

E’ anche necessario garantire la continuità del servizio e la tutela dei dipendenti delle aziende coinvolte, perché non siano i cittadini a dover ulteriormente subire le discutibili scelte di questa gestione politica: come MoVimento 5 Stelle, abbiamo già pronta una proposta di legge per superare il fallimentare sistema attuale, sotto tutti i punti di vista (ad iniziare dalle quote di raccolta differenziata ben sotto le aspettative). Per questo riteniamo indispensabile aprire in Toscana un percorso virtuoso nella gestione dei rifiuti, che devono essere considerati come una risorsa ed una concreta opportunità di rilancio dell’economia regionale, facilitando una transizione della Toscana verso un modello di economia circolare, così come indicato dagli indirizzi e dalle comunicazioni europee.

Tutto questo si ottiene adottando la tariffa puntuale obbligatoria, una ridefinizione del sistema di gestione con la separazione netta tra chi cura la raccolta (pubblico) e lo smaltimento (privati), l’istituzione di piccoli ambiti territoriali per spazzamento e raccolta (come diciamo da sempre e suggerisce Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato – AGCM), per finire con un unico ambito territoriale regionale per lo smaltimento, dove si privilegi prossimità, economicità ed efficienza.

Già in passato abbiamo sollecitato l’amministrazione comunale a prendere posizione sul tema dei rifiuti, come per le ultime due mozioni nelle quali chiedevamo prese di posizione chiare contro la gara di assegnazione ventennale del servizio (poi finita sotto inchiesta) e la reale utilità dell’ATO stessa, entrambe bocciate dalla maggioranza.


Il Consiglio Comunale straordinario ci permetterà di misurare, alla luce di quanto accaduto, la reale volontà dell’Amministrazione di superare un sistema che ha dimostrato di non essere né efficiente né economico e, lo stabiliranno gli inquirenti, probabilmente nemmeno legale.

MoVimento Siena 5 Stelle

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Osservazioni al Piano Interprovinciale dei rifiuti ATO Rifiuti Toscana Sud https://www.siena5stelle.it/2014/06/08/osservazioni-al-piano-interprovinciale-dei-rifiuti-ato-rifiuti-toscana-sud/ Sun, 08 Jun 2014 08:51:42 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=36101 Siena, 06 Giugno 2014

Alla Spett.Le Provincia di Siena

Settore Politiche Ambientali

ambiente.provsi@pec.consorzioterrecablate.it

Via Massetana, 106 – 53100 Siena

Alla cortese Attenzione del

Dott. Paolo Casprini

casprini@provincia.siena.it

DEI RIFIUTI ATO RIFIUTI TOSCANA SUD

PRESO ATTO CHE

Oggetto: OSSERVAZIONI AL PIANO INTER-PROVINCIALE DEI RIFIUTI ATO RIFIUTI TOSCANA SUD

PRESO ATTO CHE

la Provincia di Siena ha adottato il Piano Interprovinciale di gestione dei rifiuti dell`ATO RIFIUTI TOSCANA SUD, con delibera delle Province di Arezzo (Del. C.P. n. 8 del 06/02/2014), di Siena (Del. C.P. n. 3 del 06/02/2014) di Grosseto (Del. C.P. n. 7 del 13/02/2014) e che tale piano era comprensivo:

  • Allegato Rifiuti Toscana sud n. 1) Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti dell`ATO RIFIUTI TOSCANA SUD – Proposta di Piano – dicembre 2013. completo di n. 4 Allegati (Allegato Quadro conoscitivo rifiuti speciali, Allegato Impianti esistenti (uno per ogni Provincia).

  • Allegato n. 2) Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti dell`ATO RIFIUTI TOSCANA SUD – Rapporto Ambientale – Gennaio 2014.

  • Allegato n. 3) Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti dell`ATO RIFIUTI TOSCANA SUD – Sintesi non tecnica – Gennaio 2014.

  • Allegato n. 4) Relazione del Responsabile del procedimento.

  • Allegato n. 5) Rapporto del Garante della Comunicazione. Avviso di adozione ai sensi dell`articolo 12. comma 6. della legge regionale 18 maggio 1998. n. 25 e ai sensi dell`art. 25. comma 1. della legge regionale 12 febbraio 2010. n. 10. dando formalmente avvio alla fase di consultazione pubblica da parte dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico.

CONSIDERATO CHE

ai sensi del comma 6 dell’articolo 12 della Legge Regionale Toscana n. 25/1998 il Piano Interprovinciale, una volta adottato dai consigli provinciali di Arezzo, Siena e Grosseto è stato trasmesso alla Giunta Regionale della Toscana per la pubblicazione del relativo avviso di adozione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (B.U.R.T.). Si da atto che tale pubblicazione è avvenuta nel B.U.R.T. N. 14 del 09/04/2014. Dalla medesima data di pubblicazione il Piano è stato depositato presso le sedi delle tre provincie coinvolte in modo che chiunque ne potesse prendere visione e, entro il termine perentorio di 60 giorni, potesse presentare le osservazioni che ritenesse più opportune.

SI ALLEGANO

n. 14 osservazioni:

Osservazione n.1 “Utilizzo del PIL, come coefficiente per determinare le proiezioni di aumento o diminuzione della produzione dei rifiuti, non è previsto dalla normativa europea” 3

Osservazione n.2 “Utilizzo del PIL come valido indicatore di crescita economica e di conseguenza della produzione di rifiuti” 4

Osservazione n.3 “Decisione di utilizzare lo scenario stabilizzato Rifiuti Toscana sud, al valore 2010, come base di calcolo per raggiungere gli obiettivi del Piano” 7

Osservazione n.4 “Criteri di pianificazione impiantistica” 11

Osservazione n.5 “Incoerenza e non attinenza alla legge degli obiettivi di riduzione del Piano” 12

Osservazione n.6 “Mancata responsabilizzazione estesa dei produttori in funzione di politiche di prevenzione” 14

Osservazione n.7 “Mancata pianificazione di impiantistica o centri per il riutilizzo” 15

Osservazione n.8 “Obbligo di introduzione del porta a porta e della tariffa puntuale, nell’ipotesi che non si considerino i rifiuti “assimilati”, ovvero che siano conteggiati nei rifiuti urbani, per raggiungere gli obiettivi di differenziata del Piano” 16

Osservazione n.9 “Obbligo di introduzione della pianificazione della raccolta dei rifiuti “assimilati”, per raggiungere gli obiettivi di differenziata del Piano” 18

Osservazione n.10 “Mancata determinazione obiettivi di riduzione dei rifiuti monitoraggio dei risultati raggiunti” 20

Osservazione n.11 “Il Piano deve prevedere la rapida adozione in tutti i Comuni dell’armonizzazione contabile” 21

Osservazione n.12 “Impiantistica sovra dimensionata in funzione degli obiettivi del Piano, import rifiuti” 24

Osservazione n.13 “Piano non in linea con le più recenti direttive europee afferenti la materia in oggetto” 25

Osservazione n.14 “Il piano non prevede obiettivi stringenti, una riduzione di almeno il 60%, dei rifiuti provenienti dalla filiera alimentare domestica ” 26

Cordiali saluti,

Michele Pinassi

Consigliere comunale capogruppo “Siena 5 Stelle” – Comune di Siena

michele.pinassi@comune.siena.it

Le osservazioni sono state redatte grazie al contributo dei consiglieri comunali di Arezzo, Grosseto e Siena, oltre alla importante collaborazione di Serena Delfi, assistente parlamentare.

Il documento completo delle 14 osservazioni è disponibile qui: [gview file=”http://www.siena5stelle.it/wp-content/uploads/2014/06/Osservazioni-PIR.pdf”] ]]> INTERROGAZIONE URGENTE in merito allo stato di agitazione dei dipendenti di 6 Toscana https://www.siena5stelle.it/2014/04/30/interrogazione-urgente-in-merito-allo-stato-di-agitazione-dei-dipendenti-di-6-toscana/ https://www.siena5stelle.it/2014/04/30/interrogazione-urgente-in-merito-allo-stato-di-agitazione-dei-dipendenti-di-6-toscana/#comments Wed, 30 Apr 2014 08:14:58 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=35968 Siena, 30/04/2014

Al Sindaco del Comune di Siena
Al Presidente del Consiglio Comunale
loro sedi

INTERROGAZIONE URGENTE del Consigliere Michele Pinassi, Gruppo “Siena 5 Stelle”, in merito allo stato di agitazione dei dipendenti di 6 Toscana

PREMESSO CHE

  • le organizzazioni Sindacali, in un comunicato stampa, hanno ritenuto “non più perseguibile il confronto con SEI Toscana stante il continuo peggioramento della situazione generale riguardo l’affidamento del servizio di igiene urbana nell’ambito SUD della Toscana”;
  • al centro dello stato di agitazione sembra esserci la concreta preoccupazione, come già avvenuto attraverso l’affidamento al socio industriale Cooplat del servizio di gran parte del territorio della Provincia di Grosseto (oltre il 60%) con il conseguente passaggio di circa 200 degli attuali dipendenti di SEI Toscana alla cooperativa, di una vera e propria “svendita” dei diritti dei lavoratori;
  • a quanto risulta, l’ATO Rifiuti Toscana Sud, gestore del servizio ed organizzatore della gara, imponeva al Gestore unico vincitore l’assunzione di tutti i dipendenti delle 6 aziende al miglior contratto disponibile in vigore tra i sei componenti della società, ovvero FEDERAMBIENTE;

CONSIDERATO CHE

  • il servizio di raccolta dei RSU è di fondamentale importanza per la salute, l’immagine e la vivibilità della città;

CHIEDE AL SINDACO

chiarimenti in merito alle problematiche emerse all’interno del Consorzio 6 Toscana e rassicurazioni sulla continuità e qualità del servizio di raccolta RSU.

In fede, Michele Pinassi

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https://www.siena5stelle.it/2014/04/30/interrogazione-urgente-in-merito-allo-stato-di-agitazione-dei-dipendenti-di-6-toscana/feed/ 1
MOZIONE per l’adozione di strategie atte ad incentivare la raccolta differenzia, anche con l’introduzione di meccanismi di tariffazione puntuale per la raccolta dei rifiuti solidi urbani https://www.siena5stelle.it/2014/03/20/mozione-per-ladozione-strategie-atte-ad-incentivare-raccolta-differenzia-lintroduzione-meccanismi-tariffazione-puntuale-per-raccolta-dei-rifiuti-solidi-urbani/ https://www.siena5stelle.it/2014/03/20/mozione-per-ladozione-strategie-atte-ad-incentivare-raccolta-differenzia-lintroduzione-meccanismi-tariffazione-puntuale-per-raccolta-dei-rifiuti-solidi-urbani/#comments Thu, 20 Mar 2014 12:24:27 +0000 http://www.siena5stelle.it/?p=35867
Mozione discussa in data 09/12/2014. Estratto del verbale in calce. Votazione per punti: 3 punti RESPINTI, 1 APPROVATO.

Siena, 20.03.2014

Al Sindaco del Comune di Siena
Al Presidente del Consiglio Comunale
loro sedi

MOZIONE del Consigliere Michele Pinassi, Gruppo “Siena 5 Stelle” avente per oggetto “adozione di strategie atte ad incentivare la raccolta differenzia, anche con l’introduzione di meccanismi di tariffazione puntuale per la raccolta dei rifiuti solidi urbani

PREMESSO CHE

  • Gli orientamenti in materia previsti dalle leggi nazionali e dalle direttive europee privilegiano:

a) la prevenzione e la riduzione alla fonte;

b) il riutilizzo;

c) l’ottimizzazione della raccolta differenziata;

d) il riciclo e il recupero dei materiali inorganici ed organici per produrre materia prima secondaria per l’industria e il compost per l’agricoltura;

  • Lo scorso anno il Parlamento Europeo ha approvato la “Risoluzione sulla revisione del Sesto Programma d’azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il Settimo Programma” e tra le linee guida del Settimo programma sull’Ambiente è previsto, oltre ad “obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi”, “un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati” entro il 2020;

  • Lo studio europeo “Screening of waste management performance of EU Member States”, pubblicato il 2 luglio 2012 nell’ambito di un progetto della Commissione europea finalizzato a fornire supporto agli Stati membri per una migliore gestione dei rifiuti, inserisce il nostro Paese al 20° posto, nel gruppo dei meno virtuosi di tutta l’Europa, insieme a Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Italia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia;

  • Secondo il d.lgs 152/2006, e in accordo con il principio contenuto nella direttiva europea 2008/98/CE “chi inquina paga”, il produttore di rifiuti è responsabile della loro gestione e del loro corretto smaltimento.  Il costo deve essere equamente ripartito tra i produttori e i detentori di rifiuti in modo tale da rispecchiare il reale costo per l’ambiente della loro produzione e gestione e deve tenere in considerazione la quantità di inquinamento effettivamente prodotto;

  • Anche la Direttiva 2008/98/CE che sostituisce, abrogandole, la direttiva 2006/12/CE, la direttiva 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e la direttiva 75/439/CEE sugli oli usati, al fine di dissociare la crescita dalla produzione di rifiuti, propone un quadro giuridico di disciplina dell’intero ciclo dei rifiuti, ponendo l’accento sulla prevenzione, il riciclaggio e il recupero. La direttiva promuove una politica che si propone di ridurre l’uso delle risorse e l’applicazione della gerarchia dei rifiuti e che dia impulso ad una “società del riciclaggio”, evitando la produzione dei rifiuti ed utilizzando i rifiuti stessi come risorsa. Le priorità nella gestione dei rifiuti sono individuate nella prevenzione, nel riutilizzo e nel riciclaggio dei materiali;

  • lo stesso presidente della Confservizi Cispel Toscana, in un Comunicato Stampa diffuso dal sito della Progetto 6 Toscana, ha dichiarato: “L’Italia era fino a due anni fa all’avanguardia di queste esperienze avendo introdotto nel 1999 la tariffa parametrica al posto della tassa e avendo avviato numerose esperienze di tariffa puntuale abbinata al diffondersi dei sistemi di raccolta porta a porta. In Toscana addirittura oltre due terzi della popolazione era passata a tariffa, con risultati buoni in termini di efficienza ed efficacia, di recupero di elusione, creazione di posti i lavoro. E’ infatti evidente a tutti che pagare i propri rifiuti e non i propri metri quadri è il modo migliore per incentivare la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata, in una logica di responsabilità”;

  • con l’emanazione del c.d. decreto Ronchi (D.Lgs. 22/1997) è stato sancito il passaggio dal sistema della tassa a quello della tariffa. L’art. 49, comma 1, del citato decreto, istitutivo della “tariffa d’igiene ambientale” ha infatti soppresso la Tassa per lo smaltimento dei rifiuti a decorrere dai termini indicati dal D.P.R. 158/1999 (Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani), entro i quali i comuni avrebbero dovuto provvedere all’integrale copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani attraverso la tariffa. Il comma 1-bis del medesimo art. 49 ha comunque consentito ai Comuni di deliberare, in via sperimentale, l’applicazione della tariffa anche prima dei citati termini. Termini però che, per effetto di successive proroghe legislative, non sono mai diventati operativi;

  • il D.L. n. 201/2011 fissa al 1° gennaio 2013 l’entrata in vigore del nuovo tributo denominato Tributo Comunale Rifiuti e Servizi (Tares). L’aspetto interessante della Tares è il nuovo impulso verso la commisurazione del servizio all’effettiva quantità prodotta di rifiuti. Difatti i Comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico o che hanno realizzato sistemi di gestione caratterizzati dall’utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso, possono, con regolamento, prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo;

  • nel D.L n. 2012/2011, all’art. 14 comma 29, si prescrive che “I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento, prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo.”;

PRESO ATTO CHE

  • il Comune di Siena ha approvato recentemente il regolamento per l’applicazione della TARES, dove “la quota fissa dei costi è stata ripartita per il 41% sulle utenze familiari e per il 59% su quelle non domestiche, ed è determinata in relazione al costo del servizio su cui gravano, in particolare gli investimenti negli impianti. La quota variabile è rapportata alle quantità di rifiuti conferiti e alle modalità del servizio fornito ed è imputata per il 42% per le utenze domestiche e per il 58% in quelle non domestiche.”;

  • nel Comune di Siena, facente parte dell’ATO Toscana Sud, la raccolta differenziata nell’anno 2012 è del 45,65%;

  • la percentuale di raccolta differenziata ottenuta da ciascun ATO toscano è la seguente (dati 2012):

    • ATO Toscana Costa 43,78%;

    • ATO Toscana Centro 49,28%;

    • ATO Toscana Sud 38,09 %;

  • dal 1° gennaio 2014 il gestore unico dell’ATO Toscana Sud, comprendente le province di Siena, Arezzo, Grosseto più alcuni comuni del livornese, è SEI Toscana;

  • la tariffa puntuale è la modalità più equa di far pagare ai cittadini il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti: oltre ad una parte fissa, ogni utenza paga in base ai rifiuti indifferenziati realmente prodotti e conferiti all’azienda che si occupa della raccolta;

  • il fatto di poter applicare una tariffazione più equa, facendo in modo che ogni cittadino paghi realmente in proporzione al servizio richiesto ed utilizzato, è assolutamente in linea con la volontà dell’Amministrazione di distinguersi per virtuosità e correttezza;

  • l’applicazione della tariffa puntuale garantisce di norma delle positive variazioni nelle abitudini dei cittadini: la tendenza ad esporre il meno possibile il contenitore (o il sacco) dei rifiuti indifferenziati, per risparmiare il costo di esposizioni dovute soltanto a sacchi e/o bidoni non pieni, può permettere di razionalizzare il percorso dei mezzi di raccolta, consentendo di ottimizzare i costi del servizio di raccolta;

  • nei contesti in cui è stata adottata la tariffazione puntuale (ad es. Trentino Alto Adige) la grande, media e piccola distribuzione hanno cominciato a mettere in commercio prodotti con minor presenza di imballaggi superflui (ad es. latte con vuoto a rendere e prodotti alla spina) per assecondare l’interesse dei propri clienti a produrre meno rifiuti;

  • il cittadino vede premiati i propri sforzi per aumentare la differenziazione dei propri rifiuti e, conseguentemente, di ridurre la produzione di rifiuto indifferenziato: i comportamenti virtuosi hanno un riconoscimento monetario pressoché immediato;

  • anche lo stesso Rapporto Rifiuti Urbani 2013, diffuso dall’ISPRA, dichiara che anche altri fattori, oltre a quelli di carattere economico, possono concorrere ad un calo del dato di produzione dei rifiuti urbani; tra questi si citano, ad esempio “la diffusione di sistemi di raccolta domiciliare e/o di tariffazione puntuale che possono concorrere, tra le altre cose, ad una riduzione di conferimenti impropri”;

  • i sistemi attualmente utilizzati per l’identificazione del contenitore al fine dell’applicazione della tariffa puntuale si dividono in:

a) cartellini dotati di codice a barre;

b) sacco prepagato;

c) sacco pagato in fattura;

d) contenitori riutilizzabili dotati di transponder;

e) sacchi a perdere dotati di transponder;

in particolare questi ultimi due sistemi mirano a rendere possibile in modo automatico la tariffazione puntuale sull’indifferenziato nei sistemi porta a porta, basandosi su piccoli “chip” con transponder;

  • la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) utilizzata in questi sistemi permette l’identificazione e/o memorizzazione automatica di dati in particolari dispositivi elettronici (detti tag o transponder) grazie alla capacità di questi di rispondere all'”interrogazione” a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili chiamati per semplicità “lettori” a radiofrequenza, comunicando le informazioni in essi contenute;

  • i chip RFID possono essere installati sui contenitori rigidi, ma recentemente sono state avviate anche sperimentazioni con sacchi a perdere per l’indifferenziato, incollandovi TAG di basso costo simili a quelli utilizzati per l’antitaccheggio;

  • l’associazione sacco/utente nel gestionale tariffa avviene al momento della consegna – anche automatizzata – dei rotoli; l’utente espone il sacco a perdere; il sistema di bordo identifica il sacco al momento della raccolta; le letture/conferimenti vengono trasmesse a un server ovvero scaricate dall’hardware di lettura direttamente nel gestionale per il calcolo della parte variabile della tariffa;

  • i maggiori costi -per eventuali nuove assunzioni e l’organizzazione di tale pratica- sono coperti dai ricavi dei conferimenti di materiale negli impianti di riciclaggio (accordo ANCI-CONAI) e dalla mancata spesa per l’incenerimento, non più necessario;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

  • la CORTE DEI CONTI SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE LIGURIA, sentenza 83/2013 del 13.03.2013, ha condannato al risarcimento in solido gli amministratori pro tempore del comune di Recco (GE) per la loro negligenza, nel non perseguire gli obiettivi stabiliti dalla legge, arrecando nocumento alla collettività da loro amministrata;

IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

  • a valutare, sulla base della sentenza della Corte dei Conti ligure, eventuali responsabilità e conseguente danno economico alla collettività dei precedenti amministratori, dovute al mancato raggiungimento della quota di RD prevista per legge;

  • ad intraprendere ogni iniziativa di propria competenza affinché la società che gestisce il servizio di igiene urbana (ed in particolare il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani) adotti, quantomeno in via sperimentale, la tariffa puntuale nel nostro Comune, entro 6 mesi dalla protocollazione di questa istanza.

  • a promuovere attività nel territorio da parte di privati o del comune stesso, volta alla creazione di un impianto di compostaggio nel quale conferire rifiuti organici, grazie al quale si potranno abbattere se non eliminare i costi di conferimento della frazione organica, oltre a creare opportunità di lavoro per la cittadinanza. Un ulteriore beneficio si ottiene ricollocando il prodotto di tale attività (il compost) presso le aziende agricole utilizzato dalle stesse come fertilizzante;

  • incentivare, ove possibile, il reso degli imballaggi riutilizzabili, ad es. cassette di plastica o legno, grucce per vestiti;

In fede,

Michele Pinassi

Allegati:

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[gview file=”http://www.siena5stelle.it/wp-content/uploads/2014/03/REGIONE-TOSCANA-Sistemi-di-calcolo-delle-raccolte-differenziate.pdf”]

[gview file=”http://www.siena5stelle.it/wp-content/uploads/2014/03/dlc_00369_09-12-2014.pdf”] ]]> https://www.siena5stelle.it/2014/03/20/mozione-per-ladozione-strategie-atte-ad-incentivare-raccolta-differenzia-lintroduzione-meccanismi-tariffazione-puntuale-per-raccolta-dei-rifiuti-solidi-urbani/feed/ 2