La destra, la sinistra…e quel che resta !

Da Il Cittadino OnLine:

‘Destra’ e ‘sinistra’ sono sempre parole d’ordine fortissime, nonostante le crisi che le investono e che, ad esempio, fanno fiorire la speranza di una terza via, di un terzo polo centrista. La idea tradizionale di Destra è oggi completamente in crisi, perché raccoglie forze diversissime: si pensi anche solo alle differenze tra Lega e PdL, pur al governo assieme. La Sinistra anche e forse più ancora è plurale, si dice, ma soprattutto: non è ormai indefinibile, salvo quando, raramente, non sia chiara rappresentanza di classe?

Nonostante ciò, è in base ai richiami di queste due potenti sirene che spesso si vota (l’85% circa), a volte anche senza riflessioni profonde.
Perché? Per convinzione radicata o per disinteresse, per tradizione famigliare, fiducia radicata (e preconcetta) ecc. Ma la gente riempie di contenuti diversi quelle etichette, in base alla propria storia, cultura, scelta politica, e provoca situazioni paradossali come quella di Siena.
Ad esempio, l’idea della sinistra come forza di difesa dei deboli e nemica delle oligarchie e delle posizioni precostituite, in economia e non solo, oppure maestra di trasparenza, di libero dibattito e di governo dal basso, d’informazione spregiudicata, come dirsi applicata di fatto a Siena?
Qui c’è piuttosto il contrario esatto di tutto quello che si possa connotare tradizionalmente come di sinistra! Già, a Siena come altrove le posizioni di potere consolidate attirano i furbacchioni di tutti i tipi, pronti a piegare le etichette anche più ‘sante’ per operazioni tutt’altro che commendevoli.
Eterogenesi dei fini, si chiama. Si parte con le migliori intenzioni, ma una volta stabilite, le istituzioni hanno poi una vita a sé e riflettono il mondo che le circonda. E se questo è ormai ‘leso’ nella sua cultura tradizionale e ha perduto i suoi anticorpi e non si rende conto di essere preso in giro? Che fare?

Ma è’ soltanto una delle possibili linee di discussione che si confronteranno certamente, in un dibattito aperto a tutti, con rigoroso rispetto della par condicio e senza l’ombra del cappello di alcun partito, tutte cose rare ormai a Siena, il giorno 1 marzo, dalle ore 17, nella Sala delle Lupe a Palazzo pubblico.

Mario Ascheri, consigliere comunale di Libera Siena


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