Monte dei Paschi addio !

A poche settimane dalla scadenza del proprio mandato la Deputazione della Fondazione guidata da Mancini ha deciso di ridurre la presenza dei nominati dal Comune nelle proprie file da 8 a 4 membri, riducendo così il già flebile legame tra Città e Banca. Contemporaneamente il presidente della Banca, Profumo, ha deciso di troncare del tutto quel legame abolendo la norma che impedisce ai privati di detenere più del 4% del capitale del Monte. Dopodiché il Monte sarà scalabile da chiunque ne abbia la voglia e i soldi, diventando il padrone assoluto, non solo della Banca, ma anche della Città, come la Fiat a Torino, la Parmalat a Parma, l’Ilva a Taranto.

Ricordiamoci come si è arrivati a tanto:

  • 1995: il sindaco Piccini (sindacalista CGIL montepaschino e “compagno”) dà la prima mazzata al rapporto Siena-Monte accettando la privatizzazione;

  • 2001-2011: il sindaco Cenni (sindacalista CGIL montepaschino e “compagno”) dà la seconda terribile mazzata assistendo impassibile all’evaporazione della solidità del Monte;

  • 2011: il sindaco Ceccuzzi (solo “compagno”) non ha fatto in tempo a far alcunché, ma da parlamentare ha approvato tutto;

  • 2013: il sindaco Valentini (sindacalista CGIL montepaschino e “compagno”) ha ora ereditato la palla: vedremo se vorrà restare nella storia come il sindaco della terza e definitiva mazzata, mirata direttamente al cuore, oppure se avrà gli attributi, come il podestà fascista Bargagli Petrucci quando a Roma volevano mettere le mani sul Monte, per rintuzzare sia la decisione del Mancini che quella di Profumo. Spetterebbe infatti a lui chiedere alla Fondazione, quale atto di urgente indirizzo, sia di tornare alla vecchia formulazione dello statuto originario per la nomina dei membri della Deputazione, sia di esprimere voto contrario all’abolizione del limite del 4% di cui sopra alla prossima Assemblea degli azionisti della Banca del 18 luglio c.m., dove la Fondazione ha ancora la maggioranza relativa.

Ad ogni buon conto elenchiamo qui di seguito anche i nomi dei membri delle due Deputazioni che regolano la Fondazione, sia perché i Cittadini sappiano quali saranno i responsabili di tanto strazio se le due variazioni degli statuti, quello della Fondazione e quello del Monte andranno definitivamente in porto, e perché restino a futura memoria di coloro che si domanderanno come sia stato possibile che un pugno di burocrati generosamente pagati abbia potuto azzerare, in poco più di due lustri, mille anni di orgogliosa autonomia e libertà e il futuro dei nostri figli.

GABRIELLO MANCINI

FIORENZA ANATRINI

EGIDIO BERTELLI

MAURIZIO BOTARELLI

GIAN PAOLO BRINI

PAOLO BROGIONI

PIETRO BURRESI

ANTONELLA BUSCALFERRI

STEFANO CULICCHI

ALESSANDRA DE MARCO

FABIO GIUSTARINI

ALESSANDRO GRIFONI

FRANCA MARIOTTI

MAURO MARIOTTI

PAOLO MAZZINI

PAOLO RAPPUOLI

LIO SCHEGGI

VITTORIO GALGANI

ENRICO BOSI

ENRICO CECCHETTI

PAOLO FABBRINI

RICCARDO MARTINELLI

ALESSANDRO PIAZZI

CLAUDIO PIERI

Movimento Siena 5 Stelle – www.siena5stelle.it

 

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