Perché non si vuole il Sindaco Nogarin come presidente dell’AIT ?

L’AIT, Autorità Idrica Toscana, è quell’Ente di Diritto Pubblico, voluto dall’attuale Presidente Rossi (con la legge regionale 69 del 28 dicembre 2011), al quale sono state attribuite le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato: in poche parole, tutto ciò che riguarda l’approvvigionamento di acqua potabile.

L’articolo 7 comma 3 della L.R. 69/11, che istitutisce questo Ente, stabilisce che “I membri dell’assemblea restano in carica cinque anni ed eleggono al loro interno un presidente…” ed il successivo articolo 13 al comma 4 prevede che “Le conferenze territoriali nominano i componenti dell’assemblea …..” ed al comma 6 aggiunge che “Ai fini del comma 4 ciascuna conferenza è convocata almeno venti giorni prima della scadenza dei componenti dell’assemblea”.

Anche all’art. 5 dello Statuto dell’AIT, dopo aver ribadito al comma 2 che “l’assemblea è composta dai sindaci… dei cinquanta comuni individuati dalle conferenze territoriali”, al co. 4 nel riferirsi alla durata in carica dei membri usa una formulazione che letteralmente differisce dal disposto dell’art. 7 della legge perché “I sindaci componenti l’assemblea rimangono in carica per la durata del loro mandato.

La logica della previsione si presenta evidente: atteso che l’assemblea può essere composta solamente da sindaci, è evidente che quel sindaco persona fisica che finisce il mandato non può più essere membro dell’assemblea, per il semplice fatto che non è più sindaco, mentre rimane membro il sindaco inteso come istituzione di quel comune perché quell’incarico dura cinque anni; ergo colui che subentra nella carica di sindaco a chi era membro entra automaticamente nell’assemblea per il solo fatto di ricoprire quella funzione.

E’ a conferma di ciò la delibera n. 6 del 2012, con cui l’assemblea dell’AIT elegge il presidente (da citare, peraltro, l’assenza del Comune di Siena), la quale recita al punto 3: in caso di “decadenza dalla carica di Sindaco nel corso del triennio” di Presidenza, “subentra nella carica il nuovo Sindaco in rappresentanza del medesimo Comune.”

A fronte di ciò, non si capisce come mai la stessa AIT, alla decadenza del precedente sindaco di Livorno, Cosimi (nominato presidente dell’AIT nell’ottobre 2012), sembra non voler accettare che al suo posto debba subentrare il nuovo sindaco Nogarin: forse non piacciono le idee dello stesso Nogarin che, nel suo programma come in ogni altro del MoVimento 5 Stelle, prevede che “l’acqua è un bene pubblico e non una merce” ?

E’ ormai da Giugno che l’AIT ha vacante la poltrona di Presidente, ingessando l’Ente stesso, e la riunione prevista in data odierna (10 Ottobre 2014) è stata nuovamente rinviata a data da destinarsi: quanto sta accadendo ha tutto il sapore di una squallida ripicca politica in vista delle Regionali del 2015, quando sul tema dell’Acqua Pubblica, sulla scia delle scellerate norme previste nello “Sblocca Italia”, si accenderà sicuramente un ampio dibattito. Nel frattempo sono i cittadini –vessati da bollette dell’acqua sempre più salate e da un servizio che troppo spesso lascia a desiderare– a farne le spese.

Per questo motivo abbiamo deciso di presentare, per la prossima seduta consiliare del 14 ottobre, una interrogazione urgente per chiedere al Sindaco chiarimenti sulla vicenda.

Michele Pinassi
Consigliere comunale Siena 5 Stelle

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