Inoltre, considerando che il Comune di Siena è socio dell’Acquedotto del Fiora Spa, l’azienda pubblico-privata che fornisce il servizio idrico al nostro territorio, credevamo non ci fossero problemi a garantire quei 50 lt come “diritto inviolabile”. 50 litri che, facendo due veloci conti, hanno un costo all’incirca 10 centesimi di €.

Ci illudevamo.

Prima la maggioranza ha tentato di stravolgere i principi enunciati con un emendamento sulle “numerose fontanelle e case dell’acqua” nel territorio senese, a cui ha poi aggiunto un lungo elenco delle fognature e degli impianti di depurazione dell’Acquedotto del Fiora, oltre alle agevolazioni per le utenze in difficoltà economica. Talmente scollegati dalla realtà da potersi illudere che una famiglia in difficoltà possa supplire al distacco della loro utenza idrica con “i fontanelli” e “le case dell’acqua”: provate -gli abbiamo detto ironicamente- a fare la doccia alla fontanella di Piazza del Campo!

La nostra proposta è così stata bocciata a maggioranza dei presenti, incuranti delle dichiarazioni sancite dall’ONU e dei bisogni delle fasce più deboli della città.

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una maggioranza forte con i potenti e potente con i deboli. Ancora una volta non hanno voluto occuparsi di chi ha realmente bisogno nella nostra società. Ancora una volta la maggioranza ha valutato le proposte in maniera soggettiva, cercando una scusa per bocciare la mozione solo perché presentata dal Movimento Siena 5 Stelle. Complimenti.

MoVimento Siena 5 Stelle

Al Sindaco del Comune di Siena
Al Presidente del Consiglio Comunale
loro sedi

MOZIONE del Consigliere Michele Pinassi, Gruppo “Siena 5 Stelle” per impegnare l’amministrazione comunale a riconoscere i primi 50 lt di acqua come diritto fondamentale

PREMESSO CHE

• Acquedotto del Fiora gestisce il Servizio Idrico Integrato in quanto titolare della concessione venticinquennale (fino al 31/12/2026) nel territorio dell’ATO n.6 Ombrone (confluito nell’Autorità Idrica Toscana ex L.R.T. 69/11), costituito da tutti i 28 comuni della Provincia di Grosseto e da 28 (su 36) comuni della Provincia di Siena, Comune di Siena compreso;
• la Società Acquedotto del Fiora Spa è partecipata al 5,24% dal Comune di Siena;
• nel 2011 il Popolo italiano sancì, attraverso lo strumento referendario, la volontà di abrogare il comma 1 dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», limitatamente alla seguente parte: «dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito»;
• nel 2010 l’ONU dichiarò l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari un “Diritto fondamentale dell’Essere Umano”. Il Contratto Mondiale per l’Acqua indica 50 litri come la quantità minima giornaliera per soddisfare i bisogni essenziali di un essere umano e il Parlamento Europeo con la sua risoluzione dell’8 settembre ha confermato questa valutazione di principio sostenendo che l’acqua è un diritto;

CONSIDERATO CHE

• l’accesso all’acqua potabile deve essere considerato, come l’ONU stessa dichiara, un diritto fondamentale dell’essere umano;

SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a garantire, attraverso le forme che ritiene più opportune e dandone adeguata pubblicità, il diritto minimo inalienabile e gratuito a 50 lt di acqua potabile al giorno per ogni cittadino senese.

In fede,

Michele Pinassi

Pare che abbiano capito che sia meglio tornare alle origini sbandierando bandiere rosse a Suvignano o farsi supportare dai loro satelliti quali i Comunisti Italiani e la finta opposizione SELlata che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Governo PDL+PD-L a proposito della fine che ProfumodiViola ha deciso di far fare ai lavoratori MPS.

Intanto a Firenze, il direttore dell’organo di stampa “La Nazione” si sente in dovere di indossare i panni dell’avvocato difensore di Giuliano Amato, come qui di seguito riportato molto esplicitamente: “Io penso infatti che la nomina di Amato sia un giusto riconoscimento e una garanzia per l’Alta Corte. Infatti, forse Lei non sa che Amato è stato per più di vent’anni professore di Diritto Costituzionale Comparato all’Università di Roma. Che ha insegnato a Modena, Reggio Emilia, Perugia, Firenze, alla NYU Law School, all’Istituto Universitario Europeo, e attualmente alla LUISS di Roma. Insomma, oltre a mettere tasse come dice Lei, si è anche distrattamente occupato di diritto. “ (Fonte: http://www.lanazione.it/cronaca/2013/09/18/952227-nomina_amato.shtml)

La risposta del direttore si commenta da sé.

A questo punto, egregio direttore, che è stato fatto alzare dalla panchina dei giornalisti riservisti dopo l’ordine partito dalla galleria Odeon di Siena di cacciare il suo predecessore, il MoVimento 5 Stelle di Siena le pone questa domanda:

“quale norma di Diritto ha permesso al Prof. Giuliano Amato di sentirsi in “diritto” di chiedere a Mussari 150(mila ?) euro di sponsor per il suo “amato” circolo tennis orbetellano, in cambio di un interessato appoggio alla nomina del boccoluto catanzarese (in quel periodo al vertice di banca MPS) a Presidente dell’ABI ?”

Ci erudisca, direttore, siamo tutti orecchi !

MoVimento Siena 5 Stelle